Visitare Tuscania

Durante il nostro viaggio virtuale nella Tuscia, vi ho già parlato un po' di Tuscania: riguardo al centro storico, alle Basiliche romaniche di San Pietro e di Santa Maria Maggiore. Stavolta però, come ho fatto per Civita di Bagnoregio, voglio darvi qualche consiglio per gustarvi pienamente la passeggiata in questa splendida cittadina dall'aspetto medievale, ma che affonda le radici del suo splendore nell'epoca etrusca.
Lo confesso, per visitare al meglio la città ci vorrebbe una giornata intera, ma spesso si va di fretta, ci si concentra sui monumenti maggiori, si taglia un po' qua e là... Allora facciamo che questo post è dedicato a chi ama viaggiare con lentezza! Ad ogni modo, il principio è sempre quello: fatevi condurre da una guida turistica abilitata, affidatele il vostro tempo e lei saprà investirlo nel migliore dei modi in base alle vostre esigenze!
Ma, su, partiamo! Vi avverto, arrivando da Viterbo non potrete fare a meno di notare la maestosità della Basilica di San Pietro che dal colle omonimo domina tutto il territorio circostante. Sarà amore a prima vista!
Prima di tutto vi consiglio di visitare le necropoli etrusche, siti archeologici sparsi nella campagna circostante connotati da un fascino unico, dove sarete rapiti da un'atmosfera magica e suggestiva. Sono tre quelle principali: la necropoli della Peschiera con l'inconfondibile Tomba detta "del dado", la necropoli di Pian di Mola con la tomba "a casa con portico" e la necropoli della Madonna dell'Olivo con la Grotta della Regina (un "misterioso" ambiente ipogeo, costituito da cunicoli scavati nel tufo, la cui destinazione è ancora dubbia, sebbene gli ultimi studi siano più orientanti verso una funzione sacrale del sito). Per la visita, rivolgetevi sempre all'Ufficio Turistico Comunale (oppure contattate una guida turistica: ci penserà lei a prenotare e a condurvi ovunque sia possibile). 
Se avete ancora "sete di Etruschi", potete recarvi al Museo Archeologico Tuscanese,  vicino al centro storico, ma al di fuori del circuito murario, presso la Chiesa di Santa Maria del Riposo e l'ex convento francescano: qui l'ingresso è gratuito, i reperti provengono dalle necropoli e dai siti archeologici del territorio tuscanese. La visita non vi porterà via troppo tempo e direi che è una tappa interessante per comprendere meglio le origini della città. 
Bene, a questo punto una pausa "mangereccia" ci sta anche bene. Approfittate dei ristoranti dentro o appena fuori le mura per godere di un pranzo gustoso a base di prodotti del territorio: formaggi, salumi, cinghiale, ma anche il pesce che proviene dalla vicina Tarquinia... il tutto condito con del sano e insuperabile olio di Canino D.O.P e del buon vino locale (assaggiate la Cannaiola, non ve ne pentirete)!
Dopo aver ristorato il corpo, andiamo a curare lo spirito: che siate credenti o meno, la vista delle chiese Santa Maria Maggiore e di San Pietro vi ricongiungeranno con la parte migliore di voi stessi. Vi consiglio di lasciare l'auto nell'ampio parcheggio a ridosso delle mura cittadine (avete visto che belle?) lungo la SP2 e di muovervi a piedi, a meno che non siate campioni di pigrizia o abbiate problemi di deambulazione: in quest'ultimo caso riprendete la SP2 e salite fino in cima al Colle di San Pietro, ma viene meno un po' di poesia... I camminatori, invece, possono entrare da Porta di Poggio (quella più vicina al parcheggio), attraversare via Roma (il corso principale) facendo tappa al Duomo di San Giacomo (da notare la facciata: realizzata dal Card. De Gambara come quella di Viterbo... infatti sono molto simili) e proseguire fino alla Torre di Lavello e all'omonimo parco: ecco, godetevi la visuale mozzafiato sulla campagna, sulle due chiese romaniche e sul Palazzo del Rivellino...
Quando vi sarete ripresi, scendete costeggiando le mura, fermatevi alla storica Fontana delle Sette Cannelle, risalite fino alla piazza Basile o "del Comune" (guardatevi attorno: siete circondati da etruschi sdraiati che vi osservano... tranquilli, sono tutti coperchi di sarcofagi). Uscite dalle mura e dopo pochi passi guardate davanti a voi: c'è un tratto di un'antica strada romana, la via Clodia. Quel solido basolato in mezzo alla modernità dell'asfalto ci ricorda l'immortalità delle nostre radici. Pochi metri ancora e prendete la strada a destra: proseguendo arriverete alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Fatevi rapire dall'incanto, godetevi il silenzio, ammirate l'imponenza del Giudizio Universale, rabbrividite con il Cacànime...

Riprendete il cammino, tornate sulla strada appena percorsa e salite verso il Colle di San Pietro: qui è l'origine del Tutto. Non voglio aggiungere altro, vi ho già parlato del sito (qui), ma non posso descrivervi il sentimento. E' qui che il viaggio culmina, un itinerarium in Deum, dalle origini pagane all'evoluzione cristiana, un luogo dove i simboli si mescolano senza soluzione di continuità, dove anche l'anima senza un dio può trovare pace e conforto. Nella Bellezza.


Ecco, ora potete affrontare la discesa e se avete ancora tempo rientrate nel centro storico, perdetevi tra i vicoli antichi, i "profferli" e le piazze che riecheggiano le voci del passato. Infine riposatevi... avete appena  compiuto un viaggio nel tempo.

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