Nuovo ticket d'ingresso per Civita di Bagnoregio

Quando arrivai in Tuscia nel lontano 1999, Civita di Bagnoregio era un luogo pressoché deserto e sconosciuto. "La città che muore", in genere, era l'asso nella manica del ragazzo che voleva far colpo sulla nuova "preda" portandola in questo fazzoletto di terra sospeso tra la nebbia o baciato dal sole rosa del tramonto. In diciotto anni la situazione è drasticamente cambiata, per certi aspetti in meglio per altri in peggio. 

Civita di Bagnoregio al tramonto
L'incremento del turismo è, in linea generale, cosa buona e giusta, ma in alcuni casi può essere un fattore di rischio. Civita di Bagnoregio, ormai lo sappiamo tutti, ogni giorno perde qualche briciola sia nel fisico che nell'anima: qualche volta assistiamo a piccole frane, molto spesso fiumi di visitatori marciano poco rispettosamente sul suo corpo fragile. Il suo fascino nostalgico e silenzioso è quotidianamente offuscato da un pesante manto fatto di persone.
Vicoli nel borgo di Civita di Bagnoregio
È inevitabile, dunque, che si sia costretti a prendere provvedimenti che possono piacere o far discutere. È il caso dell’aumento delle tariffe per l’ingresso al borgo, che dalla popolarissima cifra di 1,50€ sale a 3€ per i giorni infrasettimanali, 5€ durante i festivi e i week end. Un provvedimento che dovrebbe incentivare un turismo più consapevole, fatto di scelte motivate da reale interesse (posso spendere 1,50€ sempre e andare quando voglio, 5€ li pago forse una volta, al massimo due… la cifra più alta può fungere da deterrente per decidere di andare nei week end e magari, potendo scegliere, ci vado in un giorno infrasettimanale: in questo modo i flussi dovrebbero "spalmarsi" in maniera più omogenea evitando le calche dei fine settimana). Si tenta, in questo modo, di arginare i flussi, diminuire gli accessi al borgo per garantirne la tutela e proteggerlo dai risvolti negativi del turismo di massa.

Il nuovo ticket entrerà in vigore dal I agosto, ma l’amministrazione comunale si sta impegnando per garantire la massima flessibilità a tutti quei gruppi e operatori turistici che hanno già prenotato la visita a Civita da ora fino ai prossimi mesi (almeno, spero, fino alla fine dell’anno).

L’aumento delle tariffe e la recente introduzione del biglietto elettronico (leggi quisono ulteriori passi per programmare delle strategie turistiche di qualità, finalizzate alla salvaguardia di Civita di Bagnoregio, anche in funzione della sua candidatura a sito UNESCO.
La vista sulla Valle dei Calanchi dal Giardino del Poeta
È auspicabile che Civita diventi un esempio virtuoso di turismo sostenibile, il cammino è lungo e i passi devono necessariamente essere lenti e a volte faticosi. A Civita si deve camminare così: le gambe fanno male, il fiato si fa corto… ma alla fine ne vale sempre la pena.

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