Museo Geologico e delle Frane a Civita di Bagnoregio



Torno a parlare di Civita di Bagnoregio, perché dal  23 aprile 2012 essa si è arricchita di uno strumento essenziale per comprendere la storia ed il destino della “città che muore”:  è stato inaugurato, infatti, il 23 aprile 2012 il Museo Geologico e delle Frane.
Veduta aerea di Civita
Ubicato proprio nella piazza principale del borgo, all’interno del rinascimentale Palazzo Alemanni – Mazzocchi, espone pannelli esplicativi e filmati che illustrano  la geologia di Civita e della Valle dei Calanchi, i processi di instabilità in atto sui versanti, le opere di monitoraggio e di stabilizzazione, le frane storiche, la storia e la lotta di Civita per la sua sopravvivenza, una collezione paleontologica di molluschi marini (vissuti da 3,5 a 1 milione di anni fa circa) e un grande plastico didascalico della rupe su cui sorge il borgo. Si è accolti ed accompagnati nella visita dal personale qualificato ed esperto, che, con professionalità e passione, si occupa della divulgazione, della promozione e della valorizzazione del territorio, facendo del Museo anche un centro importantissimo per lo studio e la ricerca scientifica, necessari per rallentare il degrado geologico della rupe e per creare progetti di stabilizzazione.



Il Museo, definito un “laboratorio naturale a cielo aperto”, si offre anche come fulcro di itinerari didattici per scuole di ogni ordine e grado, fornendo validi strumenti di comprensione di fenomeni geologici che si verificano su tutta la nostra Penisola e coinvolgendo gli studenti in un affascinante viaggio di scoperta di uno dei luoghi più belli del mondo.

Ringrazio la Direzione e tutto lo Staff scientifico del Museo (in particolare il dott. Luca Costantini) per l’accoglienza, le utilissime informazioni e la documentazione fotografica.

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